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peppinogiuseppefaz

UN MISTO DI RICORDI

Updated: Jan 8, 2022



gennaio 26, 2010

Luigi carissimo, é come se quella cicatrice si riaprisse ancora all’istante. Il duro distacco dei primi emigrati e quello afrontato da noi un po’ piu’ la’ nei tempi, hanno lo stesso e triste significato.Il distacco da persone care, da luoghi a noi tanto amati perché testimoni dei nostri fanciulleschi giuochi ci riportano a quei momenti lontani nel tempo. La realta’ di una cosa realmete accaduta, vissuta che solo gente come noi puo’capirne il significato. Consoliamoci per aver trovato un Paese , IL CANADA’ che ci ha accolto a braccia aperte. Cosi’ quel triste addio a cose ed esseri cari ci sara’ meno traumatico , malgrado ne sentiamo sempre la mancanza.Ma la speranza ,almeno per noi di ritornarci piu’ spesso non c’é la levera’ nessuno!!caro peppino sfogliando un libbro ho trovato questa poesia ti ricorda la tua partenza? Non parti?… non senti la nave che fischia… è come un lamento nell”aria… tappati le orecchie non sentire… quelle voci piene di pianto che chiamano… che implorano…"non partire" quelle mani bandiere al vento che stanche ricadono giù dopo l”ultimo saluto. Il tuo sguardo vaga fra cieli e mari perduto in gelide lacrime d”addio cadendo come gocce solitarie in quell”Oceano immenso Ti giri indietro… c”è solo il mare Oceano infinito che porta con se addìi e sospiri… abbracci e baci di spose e di madri di figli e di padri di amici più cari. Un ultimo sguardo d”addio a quei nonni dolcissimi e tristi che immagine a te dolce e cara nel cuore terrai per sempre… lo sai…abbracciandoli di dirgli addio mai più rivedrai il destino amaro ti porta lontano e i dolci ricordi dei giochi dei baci e abbracci li porti con te… e nell”aria immota dei sogni perduti rimane velata all”orizzonte… la speranza che un dì la nave ritorni… Ecco quanto mi ha mandato su Falbocast.it Luigi Marasco, un nostro compaesano come me emigrato in Canada Toronto nei primi anni sessanta. Troppo triste. Ma rispecchia quanto noi caro Luigi abbiamo vissuto..magari meno traumatico dei primi emigrati che partivano nel 900 con piroscafi ,senza alcuna speranza (quasi ) di far ritorno!!,mentre noi ,grazie a Dio, con volonta’ lo possiamo fare e spesso anche. Un caro saluto da Montreal Leave a Comment » | NARRATORIA | Permalink Pubblicato da castel48 “FRITTULATA COSENTINA“ gennaio 25, 2010 Con una partecipazione quasi record, ieri tantissimi Calabresi ,la piu’ parte dalla provincia di Cosenza, ci siamo ritrovati per la tradizionale (da 29 anni!!) “FRITTULATA COSENTINA“Un ritrovo e un ritorno alle radici. La tradizione di una provincia che vuole attraverso le cose genuine del passato,tramandare nelle nuove generazione le sue usanze. Non sono qua’ per spiegarvi cosa sono le Frittule o i “Frisuli“. Almeno noi piu’ adulti conosciamo tutto su questo alimento derivato dal maiale dove i nostri padri e le nostre mamme ne facevono uso quasi quotidiano. Le ossa ben cotte venivano con buoni denti “spulpati “ . Niente si lasciava. Le molliche mescolate con un po’ di grasso permettevano di riempire le grandi budelle per farne “u Frisulu“.Mentre il grasso rimanente nella quadara, era l’ingrediente essenziale per la cucina povera di un tempo, unica e insostituibile alternativa al costosissimo olio. Ricordo che i miei zii , e qualche volta mio padre quando si ci trovava ,dopo il duro lavoro per aver immortalato il maiale, con le“frittule“,apparecchiata una grande tavola dalle mie zie, si coinvolgevano ad una festa con brindisi e grandi abbuffate. Molte di queste tradizioni si rinnovano anche oggi, ma sicuramente con spirito e significato molto diverso da quelle di una volta, avendo il maiale perso quella sua funzione, e l’impotanza vitale che predominava nei nostri padri; quel bisogno nutritivo assoluto che a ciascuna famiglia era necessario. Oggi, memori di quei ricordi,gente come me che cresciuta e vissuta nella nostra infanzia testimone di quelle tradizioni, a distanza di moltissimi anni e in terra straniera ,si ci organizza e si ci riunisce in grandi sale per rivivere quei momenti e portarne avanti anche la tradizione. Bastava farsi un giro tra i numerosissimi tavoli, per leggere nei volti dei presenti piu’ adulti ,quella soddisfazione e gioia,nel gustare le frittule e le cotiche, “spolparsi“ le ossa ,ignari per una volta del colesterolo e della diabete. “Cu su bone Peppi“!! :“A chi lo dici!! Tutti esprimevano contentezza e aggregazione. Una volta all’anno con laboriosa pazienza volontari calabresi doc ,si prestano per far si che il tutto sia fatto alla perfezione per soddisfazione dellla gente accorsa numerosissima, ..350 in una sola sala..immaginate!! La nostalgia per una volta `viene`coperta“ dall’umorismo e da un tango e walzer, si é trascorsa una serata in allegria e in ottima compagnia. BUONA “FRITTULATA A TUTTI ANCHE PER L’ANNO PROSSIMO!! Un paese in ginocchio!! gennaio 18, 2010 Catastrofe, sciagura, tragedia, un paese in ginocchio e raso al suolo, questi sono alcuni titoli che si possono leggere da sei giorni a questa parte sui vari quotidiani. Mentre i molteplici collegamenti televisivi da ogni angolo della terra trasmettano dalla disastrata Haiti senza interruzione immagini raccapriccianti e quasi proibitive di cadavari sparsi per terra in angoli di strada con l’indiferenza totale dei passanti . Con corpi esamini estratti dalle macerie.Di urla disperate di gente con le braccia alzate al cielo ,quasi per ottenere da la su’ quello aiuto che forse non verra’ mai, mentre sa purtroppo di non poter far niente per salvare qualche loro caro sotto quelle case e palazzi accasciatisi al suolo come castelli di sabbia . Fra tutto lo sconforto e il dolore di quella gente affamata, assetata, che sa di aver perso i propri cari ,madre,padre ,fratello,sorella, figli e tutto quel poco che possedevano. I soccorritori che lavorano alacramente senza interruzioni, ti tiraro fuori bambini, donne incinte sepolte vive che per ben quattro ,cinque giorni sono rimasti intrappolati in mezzo a massi di cemento ,resistendo cosi’ a lungo: ebbene, questi sono i cosidetti miracoli. A tutte le tragedie e sciagure si assiste a questo “ritorno alla vita“, é come rinascere una seconda volta. Piccola soddisfazione che almeno incoraggia i soccorritori a proseguire il loro lavoro nel soccorre e salvare piu’ persone possibili. Anche se con molta confusione gli aiuti umanitari di tutto il mondo non si sono fatti attendere. L’O.N.U per primo in collaborazione con gli americani ,si stanno prodigando per soccorrere i piu’ bisognosi con viveri ,medicinali e ospedali da campo, ma soprattutto per eliminare pericoli di epidemia, cercono disperatamente come dare una degna sepoltura ai migliaia e migliaia periti per il forte sisma. L’umanita’ ormai deve fare i conti molto piu’ spesso a queste sciagure .Non si contano piu’, dal recente per noi italiani terremoto in Abruzzo,al grade Tnunami di qualche anno fa’. Purtroppo non sempre si possono prevenire. Magari anziché sprecare miliardi per guerre e focolai inutili, si potrebbero investire questi soldi nel trovare nuove tecnologie che permettano di avere abitazioni piu’ sicuritarie ,cosi’ si potranno ridurre i danni e naturalmente avere meno vittime possibili. Sta all’Uomo decidere del proprio futuro. La Terra ,questo pazzo mondo che ci ospita, infuocato fino alle sue sprofondate viscere potrebbe distruggere l’umanita’ .Se l’Uomo appunto non prendera’ decisioni drastiche per arginare tutto cio’. Pensiamo all’effetto Serra, al buco dell’Ozono ,ai massi di ghiaccio che annualmente si staccano dai Poli e minacciano il continente.Sapra’ l’Uomo salvare se stesso? Le premesse ci sono tutte. Noi lo speriamo e lo vogliamo ,per il bene delle generazioni future! Leave a Comment » | NARRATORIA | Permalink Pubblicato da castel48 “RUBATO“ a Peppino Aquila. gennaio 17, 2010 Da una visita domenicale a Castelsilano, breve e fugace, oggi ho avuto la consapevolezza che il nostro " caro paesello " , come ama definirlo amorevolmente Peppino Fazio, ha mostrato la ferita che il tempo gli ha inflitto con l’emigrazione a partire dagli anni 50. L’inverno compie l’ultimo scempio rendendolo quasi spopolato e privo di vita. Un paese che ,durante i mesi invernali, non si riconosce più . Per le strade non si incontrano persone e le pochissime , per sfuggire alla noia, si rifugiano in qualche bar per riannodare i contatti umani che altrimenti andrebbero persi. Vado indietro negli anni ed accompagnato dai miei ricordi rivedo le vinelle che pullulano di vita. Persone avvolte dal "manto " che ritornano a casa " e ra cantina e Porziella o e chilla e Pataccune " dopo aver giocato a carte " a patrune e sutta ". Mi rivedo anch’io dentro la cantina e Porziella dove mio padre, invitato dagli amici ad una mangiata a base di verdelli cucinati con una bella salsina piccante da Luigi Prete, padre di JAK, mi portò ancora bambino a sedermi al tavolo dei grandi e assaporare non solo le prelibatezze della cucina ma anche ad assaporare l’armonia e la gioia di stare tutti insieme. Il periodo invernale era il più bello. Aspettavamo con ansia la neve e noi bambini ci prodigavamo ad arrotolalrla per farne un grande pupazzo che lo piazzavamo vicino al pontino di " Petrinu Marra ". Qualche volta andavamo " alli zimmuni" sotto la casa di Luigino Speziale a piazzare le trappole sotto la neve per catturare qualche passerotto . Da lontano ne osservavamo il movimento sperando che qualcuno andasse a beccare il chicco di grano che avevamo messo all’estremità della tagliola a molla. Erano momenti di attesa e di speranza ma sembrava che i poveri passerotti sapessero già anticipatamente il trucco che noi bambini gli avevamo preparato e quindi non abboccavano. La neve rendeva il paese più bello e portava allegria tra noi bambini. Non esistevano gli spazzaneve e noi convivevamo felicemente con essa. Ricordi di un tempo passato che riaffiorano nella mente forse per consegnarli ai posteri. Un caro saluto a Luigi Marasco di Toronto che non ricordo molto bene, ma che se é parente di zio Peppino Marasco saremo sicuramente parenti. Castelsilano, 17/01/2010 PEPPINO AQUILA 1 commento | NARRATORIA | Permalink Pubblicato da castel48 arrivederci al prossimo Natale!! gennaio 15, 2010 Avete mai notato quanto fervore e fanciullesca passione si prova quando per Natale si decora l’esterno della casa con miriadi luci scintillanti,.magari mentre fiocca ??.Natale é alle spalle gia’ da qualche settimana, e oggi mi é toccato di “disfare“tutto. Vi gioro che si sente della malinconia e un un po’ di tristezza.Si rimpacca .. e arrivederci all’anno prossimo.Questa é la vita…ed anche giusto che sia cosi’!! Peppino. Leave a Comment » | narratoria racconti continua | Permalink Pubblicato da castel48 DIVENTARE NONNO!! gennaio 14, 2010 Quando mai te L’ha aspetti, ti senti dire che fra qualche mese diventerai nonno!! .Bellissime notizie come questa allietano e gonfiano il cuore di una grande FELICITA’. Lina ed io ci siamo commossi. Ci capirete. Per chi c’é gia’ passato prima di noi, apprendere che si diventa nonni PER LA PRIMA VOLTA SA CHE SI ASSAPORA UNA GIOIA INDESCRIVIBILE. BAMBINO BUON VIAGGIO!! TI ASPETTEREMO! Auguri felicissimi ai miei figli, Claudio e Cristina, che tutto proceda nei migliori dei modi. Nel frattempo vivremo questa attesa con impazienza ..ma sereni!! da mamma e papa’!! 5 commenti | News and politics | Permalink Pubblicato da castel48 Il triangolo della Bellezza su Facebook di Graziano gennaio 12, 2010 Un ritorno al passato ,a quel passato che ci ha visti vivere in quei luoghi. Con i nostri giuochi come “A UMUCCIATELLA“,ci nascondavamo sotto quelle scale ,e in quelle “vinelle“ per non essere mai “avvistati`.Sebbene quest’estate ho percorso alcuni di quei luoghi storici, rivederli `ancora su queste foto,lasciano tanta tristezza,rievocano fanciulleschi ricordi, dove tutto si svolgeva nella semplicita’, in quello stile di vita ,accettata e condivisa da tutti. Dove la parola “RICCHEZZA“ suonava come un tabu’!! Sembra di vedere ancora i miei cari zii e i nostri compaesani con i loro asini e muli, carichi della loro soma scendere e salire quelle scalinate. Lo sbruffare delle bestie che si confondeva con il rumore dei loro zoccoli al toccare le larghe pietre che ne formavano “I SCALUNI“ Che cosa ne sara’ un domani di questa parte del paese? .Sara’ abbandonato,il mondo di oggi ha altro che pensare..Si corre troppo dietro la tecnologia.Il “VECCHIO“ potra’ pure scomparire,Il ritmo frenetico del terzo secolo obbliga ad andare avanti!!Intanto noi piu’ anziani ,godiamoci quel che ci é stato lasciato.La memoria di quei tempi passati in quei luoghi ,ci aiutera’ ad avere una vecchiaia piu’ serena!! Peppino Fazio Leave a Comment » | Uncategorized | Permalink Pubblicato da castel48 C’era una volta la Juve!!! Ha..la Focara…La Focara!!! gennaio 5, 2010 FOCARA, ANCHE SE OGGI SI FA PICCOLA E CON SVOGLIATA PASSIONE , DA UGUALMENTE QUEL SENSO NOSTALGICO COME AI NOSTRI TEMPI. LE NOSTRE ERANO IMMENSE, GRAZIE A QUEL NOSTRO INTENSO LAVORO E ALLA GRANDE DEDICAZIONE. I TEMPI CAMBIANO..PURTROPPO .., MA NON PERMETTIAMO CHE TUTTO CIO’ SCOMPAIA!!Stesso posto, stesso cerchio, stessi ricordi dove la memoria cavalcando nel passato mi riporta lontano.Ah la focara…quanta gioia e festa nei nostri cuori di bambini nel vedere quella legna da tanti di noi prima ammagazinata e nascosta nelle “ZIMME“, e poi a forza di braccia ,trasportata la’ sul cerchio per essere gioiosamente bruciata!!!Che non si faccia scomparire questa tradizione!! Anche se piccola..bastera’ vederla ardere e illuminare la notte di Natale!! Grazie alle foto della cugina Teresa Foglia messe su Facebook, ho voluto buttar giu’ queste mie brevi riflessioni!! Leave a Comment » | narratoria racconti continua | Permalink Pubblicato da castel48 Buona Epifania e buona Befana gennaio 5, 2010 L’Epifania, questa riccorrenza che dichiara le Sante Feste “ufficialmnete chiuse“, qui in Canada,andando piu’ di moda Santa Klaus (Babbo Natale),la vecchietta tutta curva senza denti che vola a cavallo di una scopa,che s’infila in ogni camino per distribuire doni e molto carbone ,non esiste. Infatti fin da ieri i ragazzi canadesi al contrario da … See Morequelli italiani ,gia’ saturi per i regali ottenuti,e per tutti i dolciumi mangiati…con un un po’ di nostalgia, sono gia’ rientrati a scuola.Malgrado un’altra tempesta di neve ,gli autobus-scolari sono passati regolarmente per prendere gli alunni . Cosa che si ripete tutti gli anni. Anche se ai miei figli non ho dato un vero significato della befana, io personalmente ne ricordo uno in particolare da quando mi trovavo Maggiorino a Roma nel 64.Sapevamo tutti che Piazza Navona era il mondo dei balocchi, dove in occasione dell feste ,centinaia di bancarelle esponevano svariati giocattoli da far gola a tutti i bambini. Mai mi sarei sognato che Don Olindo Crespi decidesse di portarci a Piazza Navona appunto.Incredulo ,insieme ad alcuni amici Maggiorini, facemmo il giro delle bancarelle divorando tutto con gli occhi. Quei giocattoli potevamo solo guardarli, ma anche se fossimo in possesso di qualche lira, non ci era permesso fare delle compere.Non ci facevamo caso. Ci bastava aver visto un’altro mondo. Quello fuori. Quello nostro interno era totalmente diverso, ma ugualmente accettato. Questo é un ricordo della befana italiana. Al di la’ della tradizione della Befana che si trasporta da secoli, fatta coincidere (..Non so perché..) con l’Epifania, per noi del cristianesimo questa riccorrenza segna la visita dei tre RE MAGI alla grotta di Betlemme al Bambinello Gesu’. La Stella Cometa che apparre in Cielo per indicare la strada da percorrere ai Re Magi affinché non smarriscano la strada, quella stessa Stella ,con la sua luce scenda sulla terra e c’ illumini. L’uomo ha bisogno di questa luce. I politici , che hanno in mano il potere , e tutti noi altri abbiamo bisogno di questa luce per guidarci in sentieri pianeggianti ,deviando quelli tortuosi e pericolosi!! Buona Epifania (Befana ) a tutti!! Peppino a few seconds ago · 2 commenti | narratoria racconti continua | Permalink Pubblicato da castel48 Giuseppe Fazio <castel48@yahoo.it> A:Giuseppe Fazio gio 9 set alle ore 10:53 Un triste ricordo!! gennaio 26, 2010 Luigi carissimo, é come se quella cicatrice si riaprisse ancora all’istante. Il duro distacco dei primi emigrati e quello afrontato da noi un po’ piu’ la’ nei tempi, hanno lo stesso e triste significato.Il distacco da persone care, da luoghi a noi tanto amati perché testimoni dei nostri fanciulleschi giuochi ci riportano a quei momenti lontani nel tempo. La realta’ di una cosa realmete accaduta, vissuta che solo gente come noi puo’capirne il significato. Consoliamoci per aver trovato un Paese , IL CANADA’ che ci ha accolto a braccia aperte. Cosi’ quel triste addio a cose ed esseri cari ci sara’ meno traumatico , malgrado ne sentiamo sempre la mancanza.Ma la speranza ,almeno per noi di ritornarci piu’ spesso non c’é la levera’ nessuno!!caro peppino sfogliando un libbro ho trovato questa poesia ti ricorda la tua partenza? Non parti?… non senti la nave che fischia… è come un lamento nell”aria… tappati le orecchie non sentire… quelle voci piene di pianto che chiamano… che implorano…"non partire" quelle mani bandiere al vento che stanche ricadono giù dopo l”ultimo saluto. Il tuo sguardo vaga fra cieli e mari perduto in gelide lacrime d”addio cadendo come gocce solitarie in quell”Oceano immenso Ti giri indietro… c”è solo il mare Oceano infinito che porta con se addìi e sospiri… abbracci e baci di spose e di madri di figli e di padri di amici più cari. Un ultimo sguardo d”addio a quei nonni dolcissimi e tristi che immagine a te dolce e cara nel cuore terrai per sempre… lo sai…abbracciandoli di dirgli addio mai più rivedrai il destino amaro ti porta lontano e i dolci ricordi dei giochi dei baci e abbracci li porti con te… e nell”aria immota dei sogni perduti rimane velata all”orizzonte… la speranza che un dì la nave ritorni… Ecco quanto mi ha mandato su Falbocast.it Luigi Marasco, un nostro compaesano come me emigrato in Canada Toronto nei primi anni sessanta. Troppo triste. Ma rispecchia quanto noi caro Luigi abbiamo vissuto..magari meno traumatico dei primi emigrati che partivano nel 900 con piroscafi ,senza alcuna speranza (quasi ) di far ritorno!!,mentre noi ,grazie a Dio, con volonta’ lo possiamo fare e spesso anche. Un caro saluto da Montreal Leave a Comment » | NARRATORIA | Permalink Pubblicato da castel48 “FRITTULATA COSENTINA“ gennaio 25, 2010 Con una partecipazione quasi record, ieri tantissimi Calabresi ,la piu’ parte dalla provincia di Cosenza, ci siamo ritrovati per la tradizionale (da 29 anni!!) “FRITTULATA COSENTINA“Un ritrovo e un ritorno alle radici. La tradizione di una provincia che vuole attraverso le cose genuine del passato,tramandare nelle nuove generazione le sue usanze. Non sono qua’ per spiegarvi cosa sono le Frittule o i “Frisuli“. Almeno noi piu’ adulti conosciamo tutto su questo alimento derivato dal maiale dove i nostri padri e le nostre mamme ne facevono uso quasi quotidiano. Le ossa ben cotte venivano con buoni denti “spulpati “ . Niente si lasciava. Le molliche mescolate con un po’ di grasso permettevano di riempire le grandi budelle per farne “u Frisulu“.Mentre il grasso rimanente nella quadara, era l’ingrediente essenziale per la cucina povera di un tempo, unica e insostituibile alternativa al costosissimo olio. Ricordo che i miei zii , e qualche volta mio padre quando si ci trovava ,dopo il duro lavoro per aver immortalato il maiale, con le“frittule“,apparecchiata una grande tavola dalle mie zie, si coinvolgevano ad una festa con brindisi e grandi abbuffate. Molte di queste tradizioni si rinnovano anche oggi, ma sicuramente con spirito e significato molto diverso da quelle di una volta, avendo il maiale perso quella sua funzione, e l’impotanza vitale che predominava nei nostri padri; quel bisogno nutritivo assoluto che a ciascuna famiglia era necessario. Oggi, memori di quei ricordi,gente come me che cresciuta e vissuta nella nostra infanzia testimone di quelle tradizioni, a distanza di moltissimi anni e in terra straniera ,si ci organizza e si ci riunisce in grandi sale per rivivere quei momenti e portarne avanti anche la tradizione. Bastava farsi un giro tra i numerosissimi tavoli, per leggere nei volti dei presenti piu’ adulti ,quella soddisfazione e gioia,nel gustare le frittule e le cotiche, “spolparsi“ le ossa ,ignari per una volta del colesterolo e della diabete. “Cu su bone Peppi“!! :“A chi lo dici!! Tutti esprimevano contentezza e aggregazione. Una volta all’anno con laboriosa pazienza volontari calabresi doc ,si prestano per far si che il tutto sia fatto alla perfezione per soddisfazione dellla gente accorsa numerosissima, ..350 in una sola sala..immaginate!! La nostalgia per una volta `viene`coperta“ dall’umorismo e da un tango e walzer, si é trascorsa una serata in allegria e in ottima compagnia. BUONA “FRITTULATA A TUTTI ANCHE PER L’ANNO PROSSIMO!! Leave a Comment » | NARRATORIA | Permalink Pubblicato da castel48 Un paese in ginocchio!! gennaio 18, 2010 Catastrofe, sciagura, tragedia, un paese in ginocchio e raso al suolo, questi sono alcuni titoli che si possono leggere da sei giorni a questa parte sui vari quotidiani. Mentre i molteplici collegamenti televisivi da ogni angolo della terra trasmettano dalla disastrata Haiti senza interruzione immagini raccapriccianti e quasi proibitive di cadavari sparsi per terra in angoli di strada con l’indiferenza totale dei passanti . Con corpi esamini estratti dalle macerie.Di urla disperate di gente con le braccia alzate al cielo ,quasi per ottenere da la su’ quello aiuto che forse non verra’ mai, mentre sa purtroppo di non poter far niente per salvare qualche loro caro sotto quelle case e palazzi accasciatisi al suolo come castelli di sabbia . Fra tutto lo sconforto e il dolore di quella gente affamata, assetata, che sa di aver perso i propri cari ,madre,padre ,fratello,sorella, figli e tutto quel poco che possedevano. I soccorritori che lavorano alacramente senza interruzioni, ti tiraro fuori bambini, donne incinte sepolte vive che per ben quattro ,cinque giorni sono rimasti intrappolati in mezzo a massi di cemento ,resistendo cosi’ a lungo: ebbene, questi sono i cosidetti miracoli. A tutte le tragedie e sciagure si assiste a questo “ritorno alla vita“, é come rinascere una seconda volta. Piccola soddisfazione che almeno incoraggia i soccorritori a proseguire il loro lavoro nel soccorre e salvare piu’ persone possibili. Anche se con molta confusione gli aiuti umanitari di tutto il mondo non si sono fatti attendere. L’O.N.U per primo in collaborazione con gli americani ,si stanno prodigando per soccorrere i piu’ bisognosi con viveri ,medicinali e ospedali da campo, ma soprattutto per eliminare pericoli di epidemia, cercono disperatamente come dare una degna sepoltura ai migliaia e migliaia periti per il forte sisma. L’umanita’ ormai deve fare i conti molto piu’ spesso a queste sciagure .Non si contano piu’, dal recente per noi italiani terremoto in Abruzzo,al grade Tnunami di qualche anno fa’. Purtroppo non sempre si possono prevenire. Magari anziché sprecare miliardi per guerre e focolai inutili, si potrebbero investire questi soldi nel trovare nuove tecnologie che permettano di avere abitazioni piu’ sicuritarie ,cosi’ si potranno ridurre i danni e naturalmente avere meno vittime possibili. Sta all’Uomo decidere del proprio futuro. La Terra ,questo pazzo mondo che ci ospita, infuocato fino alle sue sprofondate viscere potrebbe distruggere l’umanita’ .Se l’Uomo appunto non prendera’ decisioni drastiche per arginare tutto cio’. Pensiamo all’effetto Serra, al buco dell’Ozono ,ai massi di ghiaccio che annualmente si staccano dai Poli e minacciano il continente.Sapra’ l’Uomo salvare se stesso? Le premesse ci sono tutte. Noi lo speriamo e lo vogliamo ,per il bene delle generazioni future! Leave a Comment » | NARRATORIA | Permalink Pubblicato da castel48 “RUBATO“ a Peppino Aquila. gennaio 17, 2010 Da una visita domenicale a Castelsilano, breve e fugace, oggi ho avuto la consapevolezza che il nostro " caro paesello " , come ama definirlo amorevolmente Peppino Fazio, ha mostrato la ferita che il tempo gli ha inflitto con l’emigrazione a partire dagli anni 50. L’inverno compie l’ultimo scempio rendendolo quasi spopolato e privo di vita. Un paese che ,durante i mesi invernali, non si riconosce più . Per le strade non si incontrano persone e le pochissime , per sfuggire alla noia, si rifugiano in qualche bar per riannodare i contatti umani che altrimenti andrebbero persi. Vado indietro negli anni ed accompagnato dai miei ricordi rivedo le vinelle che pullulano di vita. Persone avvolte dal "manto " che ritornano a casa " e ra cantina e Porziella o e chilla e Pataccune " dopo aver giocato a carte " a patrune e sutta ". Mi rivedo anch’io dentro la cantina e Porziella dove mio padre, invitato dagli amici ad una mangiata a base di verdelli cucinati con una bella salsina piccante da Luigi Prete, padre di JAK, mi portò ancora bambino a sedermi al tavolo dei grandi e assaporare non solo le prelibatezze della cucina ma anche ad assaporare l’armonia e la gioia di stare tutti insieme. Il periodo invernale era il più bello. Aspettavamo con ansia la neve e noi bambini ci prodigavamo ad arrotolalrla per farne un grande pupazzo che lo piazzavamo vicino al pontino di " Petrinu Marra ". Qualche volta andavamo " alli zimmuni" sotto la casa di Luigino Speziale a piazzare le trappole sotto la neve per catturare qualche passerotto . Da lontano ne osservavamo il movimento sperando che qualcuno andasse a beccare il chicco di grano che avevamo messo all’estremità della tagliola a molla. Erano momenti di attesa e di speranza ma sembrava che i poveri passerotti sapessero già anticipatamente il trucco che noi bambini gli avevamo preparato e quindi non abboccavano. La neve rendeva il paese più bello e portava allegria tra noi bambini. Non esistevano gli spazzaneve e noi convivevamo felicemente con essa. Ricordi di un tempo passato che riaffiorano nella mente forse per consegnarli ai posteri. Un caro saluto a Luigi Marasco di Toronto che non ricordo molto bene, ma che se é parente di zio Peppino Marasco saremo sicuramente parenti. Castelsilano, 17/01/2010 PEPPINO AQUILA 1 commento | NARRATORIA | Permalink Pubblicato da castel48 arrivederci al prossimo Natale!! gennaio 15, 2010 Avete mai notato quanto fervore e fanciullesca passione si prova quando per Natale si decora l’esterno della casa con miriadi luci scintillanti,.magari mentre fiocca ??.Natale é alle spalle gia’ da qualche settimana, e oggi mi é toccato di “disfare“tutto. Vi gioro che si sente della malinconia e un un po’ di tristezza.Si rimpacca .. e arrivederci all’anno prossimo.Questa é la vita…ed anche giusto che sia cosi’!! Peppino. Leave a Comment » | narratoria racconti continua | Permalink Pubblicato da castel48 DIVENTARE NONNO!! gennaio 14, 2010 Quando mai te L’ha aspetti, ti senti dire che fra qualche mese diventerai nonno!! .Bellissime notizie come questa allietano e gonfiano il cuore di una grande FELICITA’. Lina ed io ci siamo commossi. Ci capirete. Per chi c’é gia’ passato prima di noi, apprendere che si diventa nonni PER LA PRIMA VOLTA SA CHE SI ASSAPORA UNA GIOIA INDESCRIVIBILE. BAMBINO BUON VIAGGIO!! TI ASPETTEREMO! Auguri felicissimi ai miei figli, Claudio e Cristina, che tutto proceda nei migliori dei modi. Nel frattempo vivremo questa attesa con impazienza ..ma sereni!! da mamma e papa’!! 5 commenti | News and politics | Permalink Pubblicato da castel48 Il triangolo della Bellezza su Facebook di Graziano gennaio 12, 2010 Un ritorno al passato ,a quel passato che ci ha visti vivere in quei luoghi. Con i nostri giuochi come “A UMUCCIATELLA“,ci nascondavamo sotto quelle scale ,e in quelle “vinelle“ per non essere mai “avvistati`.Sebbene quest’estate ho percorso alcuni di quei luoghi storici, rivederli `ancora su queste foto,lasciano tanta tristezza,rievocano fanciulleschi ricordi, dove tutto si svolgeva nella semplicita’, in quello stile di vita ,accettata e condivisa da tutti. Dove la parola “RICCHEZZA“ suonava come un tabu’!! Sembra di vedere ancora i miei cari zii e i nostri compaesani con i loro asini e muli, carichi della loro soma scendere e salire quelle scalinate. Lo sbruffare delle bestie che si confondeva con il rumore dei loro zoccoli al toccare le larghe pietre che ne formavano “I SCALUNI“ Che cosa ne sara’ un domani di questa parte del paese? .Sara’ abbandonato,il mondo di oggi ha altro che pensare..Si corre troppo dietro la tecnologia.Il “VECCHIO“ potra’ pure scomparire,Il ritmo frenetico del terzo secolo obbliga ad andare avanti!!Intanto noi piu’ anziani ,godiamoci quel che ci é stato lasciato.La memoria di quei tempi passati in quei luoghi ,ci aiutera’ ad avere una vecchiaia piu’ serena!! Peppino Fazio Leave a Comment » | Uncategorized | Permalink Pubblicato da castel48 gennaio 5, 2010 FOCARA, ANCHE SE OGGI SI FA PICCOLA E CON SVOGLIATA PASSIONE , DA UGUALMENTE QUEL SENSO NOSTALGICO COME AI NOSTRI TEMPI. LE NOSTRE ERANO IMMENSE, GRAZIE A QUEL NOSTRO INTENSO LAVORO E ALLA GRANDE DEDICAZIONE. I TEMPI CAMBIANO..PURTROPPO .., MA NON PERMETTIAMO CHE TUTTO CIO’ SCOMPAIA!!Stesso posto, stesso cerchio, stessi ricordi dove la memoria cavalcando nel passato mi riporta lontano.Ah la focara…quanta gioia e festa nei nostri cuori di bambini nel vedere quella legna da tanti di noi prima ammagazinata e nascosta nelle “ZIMME“, e poi a forza di braccia ,trasportata la’ sul cerchio per essere gioiosamente bruciata!!!Che non si faccia scomparire questa tradizione!! Anche se piccola..bastera’ vederla ardere e illuminare la notte di Natale!! Grazie alle foto della cugina Teresa Foglia messe su Facebook, ho voluto buttar giu’ queste mie brevi riflessioni!! Leave a Comment » | narratoria racconti continua | Permalink Pubblicato da castel48 Buona Epifania e buona Befana gennaio 5, 2010 L’Epifania, questa riccorrenza che dichiara le Sante Feste “ufficialmnete chiuse“, qui in Canada,andando piu’ di moda Santa Klaus (Babbo Natale),la vecchietta tutta curva senza denti che vola a cavallo di una scopa,che s’infila in ogni camino per distribuire doni e molto carbone ,non esiste. Infatti fin da ieri i ragazzi canadesi al contrario da … See Morequelli italiani ,gia’ saturi per i regali ottenuti,e per tutti i dolciumi mangiati…con un un po’ di nostalgia, sono gia’ rientrati a scuola.Malgrado un’altra tempesta di neve ,gli autobus-scolari sono passati regolarmente per prendere gli alunni . Cosa che si ripete tutti gli anni. Anche se ai miei figli non ho dato un vero significato della befana, io personalmente ne ricordo uno in particolare da quando mi trovavo Maggiorino a Roma nel 64.Sapevamo tutti che Piazza Navona era il mondo dei balocchi, dove in occasione dell feste ,centinaia di bancarelle esponevano svariati giocattoli da far gola a tutti i bambini. Mai mi sarei sognato che Don Olindo Crespi decidesse di portarci a Piazza Navona appunto.Incredulo ,insieme ad alcuni amici Maggiorini, facemmo il giro delle bancarelle divorando tutto con gli occhi. Quei giocattoli potevamo solo guardarli, ma anche se fossimo in possesso di qualche lira, non ci era permesso fare delle compere.Non ci facevamo caso. Ci bastava aver visto un’altro mondo. Quello fuori. Quello nostro interno era totalmente diverso, ma ugualmente accettato. Questo é un ricordo della befana italiana. Al di la’ della tradizione della Befana che si trasporta da secoli, fatta coincidere (..Non so perché..) con l’Epifania, per noi del cristianesimo questa riccorrenza segna la visita dei tre RE MAGI alla grotta di Betlemme al Bambinello Gesu’. La Stella Cometa che apparre in Cielo per indicare la strada da percorrere ai Re Magi affinché non smarriscano la strada, quella stessa Stella ,con la sua luce scenda sulla terra e c’ illumini. L’uomo ha bisogno di questa luce. I politici , che hanno in mano il potere , e tutti noi altri abbiamo bisogno di questa luce per guidarci in sentieri pianeggianti ,deviando quelli tortuosi e pericolosi!! Buona Epifania (Befana ) a tutti!! Peppino FAZIO


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