UN LONTANO SAN LEONARDO!!Davanti a questo foto torno indietro di quasi 60 anni ,in un 6 Novembre quando San Leonardo nel nostro caro paesello Castelsilano si festeggiava con dovuta devozione, senza togliere niente ai festeggiamenti che si fanno al giorno d’oggi.Tra noi altri bambini c’era un’attesa quanto o forse piu’ del Natale. Scuole chiuse.Ancora addormentato venivo svegliato dalla banda di Caccuri oppure di Casabona. Quei tromboni e i colpi di tamburo penetravano nelle mie orecchie e mi facevano saltare letteralmente dal letto.Semi nudo mi affacciavo alla porta per ammirare ”I Musicanti”.Era festa. La mamma mi aveva gia’ preparato i pantaloni di velluto appena cuciti con una camicia bianca, anche lei voleva che noi figli andassimo in giro per il paese ben vestiti. Orgoglio di genitori che conoscevano la poverta’.Con il passare delle ore gente sconosciuta circolava per le vie del paese. Venivano dai paesini a venerare il Santo e adempiere al loro VOTO.Portavano con se sedie e altri cose. Alle dieci si andava in chiesa per la Santa Messa.Ma la mia piu’ grande attrazione erano le bancarelle,piazzate proprio davanti al monumento e alla secolare fontana.. Oltre ai forestieri c’era anche Peppino De Marco ”Giannumuinicu” che piazzava la sua ”bancarella”’ con i suoi topolini, ‘,rrummula’, e macchinette varie ci faceva impazzire.Se fosse stato per me, ne avrei riempito le tasche .Ma le poche lire che potevo cavare dalle mie tasche sarebbero bastate per comperare forse un topolino oppure una rossa.Mi piaceva stare davanti alle bancherelle , le sfioravo quasi con il nasino. Me le divoravo con gli occhi.Era il tempo dei kaki e alcuni fruttivendoli li esponevano per venderli ,e vederli grandi e rossi mi facevano venire l’ acqualina in bocca.A messa conclusa , San Leonardo veniva caricato a spalle da valorosi giovanotti e incominciava la Processione per le vie del Paese.La banda non cessava di suonare pezzi melodici e canzoni religiose.Tanta, c’era tanta gente che partecipava. Malgrado la triste emigrazione che negli anni cinquanta aveva maledettamente colpito anche il nostro caro paesello.In pomeriggio noi ragazzi ci facevamo la partitella al campo di Lepera (oggi Edificio Scolastico). In quei tempi vi erano due bar di Gabriele Piperio e di Bongioco (Lamanna) ( e almeno due cantine, ”Putighe” ,quelle di Porziella Congi e di ”Pataccune”, Mazzei Francesco ,cugino di mia mamma Caterina.Moltissima gente passava il tempo e si divertiva.Alcuni alzavano anche il gomito, ma chi se ne fregava.. era festa e bisognava festeggiare!!Fatto buio tutti ritornava come prima. I forestieri, comprese le ”Pacchianelle di San Giovanni In Fiore caricavano la loro roba sui quei piccoli camion oppure ”moticelle”,e ognuno tornava alle loro case.Andavo a letto felice e contento ,anche se il mio unico regalo era una macchinetta rossa.Essendo la mia casa situata alla ”via Nova” , ancora sveglio sentivo voci di uomini che canticchiavano canzoni a me sconosciute,ebbi il coraggio di affacciarmi alla finestra e ne vidi almeno mezza dozzina che abbracciati l’uno con l’altro barcollavano . Erano felici. Erano i nostri padri, nonni .zii e compaesani che lavoravano duro nei campi ,nelle Marine e grazie a San Leonardo si erano concessi una pausa. Ritornai a letto e mi addormentai non senza prima di stringermi con le mani quel mio bolide rosso , unico mio tesoruccio. Anch’io ero felice .Peppino Fazio.
Suggestivi gli alberi carichi di quell bianco”tessuto’, danno sensazioni antiche,ricordi di fanciullezza ,basta chiudere gli occhi, il mosaico é perfetto.Dove é stata costruita la vostra casa,prima che comincia la discesa, esistevano ”I ZIMMUNI” ,c‘enera uno che lo zio Vincenzo aveva dato l’OK a qualcuno nella nostra famiglia di usarlo. Era il tempo dei ”maiali’, Zio Rosario con zio Vincenzo ,ricordo che cercavano di legare il povero malcapitato, ma evidentemente essenso molto agile e vispo si riusci’ a svincolarsi,!! Apriti cielo, zio Rosario mi sgrido’ avvisandomi di allontanarmi con ira e rabbia ,come se il colpevole fossi stato io in persona. Mi accostai alla mamma e quasi mi feci ”’,nascondere”’, nelle sue lunghe vesti. Ero terrorizzato. Il maiale fu catturato, portato al Palazzo da zio Peppino .La grande caldaia era già al fuoco.Steso sul bancone, Un colpo di coltello, un lungo grido e alcuni gemiti e il maiale sdendeva inerme sulla panca. Incominciava a questo punto la pelatura e la grande festa. Io nel frattempo mi ero ripreso,mi preoccupavo di raccogliere il pelo per poi rivenderlo .Gli zii erano tutti sorridenti,anche lo zio Rosario lo era.Dopo la grande paura avuta che il maiale sarebbe potuto scappare giu’ per la scarpata era passata .Era il nostro maiale.Era la nostra festa ,una delle tante senza mio padre a casa.
LETTERA A DON GIOVANNI.febbraio 27, 2015 LETTERA DON GIOVANNI!!!!Non ho avuto la fortuna di essere tuo parrocchiano carissomo Don Giovanni.Lasciai Castelsilano nell’agosto del 67. Altri tempi ,altri parroci.Ma nei miei pochi ritorni al caro paesello t’ incontrai . Con la speranza di non andare ne al mare ne in Sila,non mancovo alla messa della domenica. Un po’ per fede, un po’ per nostalgia nel ricordare i miei anni puerili,quando tornavo dal colleggio nelle vacanze e servivo la Santa Messa a Don Natale.Non ricordo… nemmeno se ci siamo stretti la mano, ma a me é bastato sapere che tu eri il Parroco del mio paesello.Dalle mille lettere che ti sono state scritte con le lacrime agli occhi, ne ho appreso e constatato tutta la tua dedicazione ai tuoi parrocchiani,specialmente ai piu’ giovani, maschi e femmine.Ciascono ti ha ricordato alla propria maniera.Insegnamenti , Fede, amore fraterno . Parole scritte da tutti.Ho un libro che conservo gelosamente Don Giovanni, mi fu regalato nell”agosto 2013 da un mio grande amico, Marasco Saverio (Maraschino).” CASTELSILANO E LE SUE ORIGINI”,ne leggero’ tre pagine al giorno per tenerti piu’ ”vicino ” a me.Poco prima del Santo Natale, mi sono accorto che stavi su Facebook e mi son precipitato a domandarti l’amicizia.Mi son presentato, e sebbene tu forse non sapevi esattamenti chi fossi mi hai fatto entare nel tuo mondo.Dirti che ero felice é poco.Adesso apprendo il tuo ritorno al Padre, domani a San Giovanni in Fiore ,tuo paese natio, saranno celebrati i tuoi funerali,non é retorica ,tanto meno ipocresia, se sapessi volare , volerei per essere in mezzo a quella moltitudine per l’ultimo saluto.Virtualmente saro’ la!.Castelsilano non ti scorderà mai ,e non ti scorderanno nemmeno i castelsilanesi sparsi nel mondo. Grazie cariisimo Don Giovanni.Adesso sei con il Padre.Veglierai su tutti noi da la su’ mentre gli Angeli ti accompagneranno alle porte del Paradiso. ADDIO DON GIOVANNI!!!! Peppino FazioLeave a Comment » | Uncategorized | Permalink Pubblicato da castel48
UN’ALTRO ”PEZZO’ DELLA NOSTRA INFANZIAfebbraio 27, 2015”E TAGLIOLE”Toccante come sempre Peppi’. Nella prima parte .”Quannu m’appicciu u fuacu alla casella” ,mi hai fatto ricordare qualcosa come 55 anni fa. Con la prima caduta di neve ,eravamo soliti ad andare a ‘,parare e tagliole”.Quella volta visionammo troppo in alto e lontano, ormai non ci bastavano piu’ i zimmuni oppure ‘,u vinezzu” della casella della nostra cara Chiusa che appertenva a nonno Gaetano Mazzei.Decidemmo di andare alle Carcarelle e trovammo aperta una casella semi abbandonata ,non ricordo a chi appartenesse .Dopo aver piazzato una mezza dozzina di tagliole,.entrammo e per nostra gioia trovammo un focolare,guardandoci tutti negli occhi, incominciammo a raccogliere rami secchi e qualche legna ,in pochi minuti un fuoco dalle fiamme vive ardeva.Ci accostammo e tolte le scarpe e le calze ormai bagnate ed umide per aver camminato cosi per molto tempo nella neve ,ci riscaldammo ”a chilla bella vampa, ‘nguacciu ce mintianu mani e piari ppe’ se quariare”’.Purtroppo la nostra immagginazione era limitata. Non pensammo che con l’uscita del fumo dal fumaiuolo,si potesse attirare l’attenzione dei compaesani che transitavano dai paraggi. Insospettiti qualcuno venne e ci fece scappare. Facemmo in tempo a riprenderci le nostre tagliole. Ricordo ancora quelle fiamme salire in alto e noi a riscaldarci spensierati..Una piccola avventura di ragazzini amanti del pericolo e di cose nuove!!! P.FLeave a Comment » | Uncategorized | Permalink Pubblicato da castel48
U CHENU E RU PALAZZU INBIANCATUfebbraio 12, 2015Quanto é suggestivo inbiancato il nostro Via Palazzo come visto pochissime volte.Quell’albero di secolare memorie carico di quella coltre bianca.Testimone di tanti ”Via vai’ di gente comune,dei contadini che tornavano a casa Testimone di gente che priva d’acqua in casa, andava ad attingere a quella fontana al suo fianco.Nascosta dall’automobile.Testimone di nostri giochi infantili, : La Squiglia, ‘,u rrummulu” e perché no anche il calcio. Faceva e fa(forse) ombra a cani e a tanti nostri gattini.Dopo quello di ”Baggianu” e la Pigna ha una storia antica carica di ricordi rimasti nei cuori di tanti nostri compaesani soprattutto di quelli che sono stati obbligati a lasciare che hanno marcato i tempi e lasciato il segno .P.F.Leave a Comment » | Uncategorized | Permalink Pubblicato da castel48
LETTERA AD UN AMICOfebbraio 8, 2015LETTERA AD UN AMICO:Marco ,sai quanto ti stimo, ma adesso (almeno nel mio caso!) non é il momento di farsi prendere dai sentimenti nostalgici. É un momento disastroso per il calcio italiano e guarda caso LA JUVE é la migloire (sul campo) e detta legge. Abbiamo anche noi avuto momenti neri ,nerissimi ,il post calciopoli (farsopoli) é stato nefasto. Due settimi posti, acquisti sbagliati ,mentre le altre (Inter) vincevano scudetti a grappoli ( anche di cartone) senza praticam…ente nessun avversario. Solo la Roma ci provo’ due volte ,ma fu messa a tacere da Moratti e company.Ecco anche noi abbiamo avuto bassi profondi ,adesso ,dopo aver fatto una discreta squadra, e dopo aver azzeccato tre ,quattro acquisti ,stiamo in alto. Il tuo Milan manca di tutto,classe ,uomini giusti e un allenatore giudicato troppo in fretta all’altezza ,ma é ancora ”ACERBO”.Quindi ,come i vostri cugini avete tempo per migliorare e tornare grandi come una volta. Adesso é il tempo della Juve. Gli aiutini??? Ma questi si bilanciano e a fine anno ,a ciscuno sarà dato quello che si é meritato. Saro’ un pessimo tifoso, ma dentro c’é ancora uno sportivo.Abbiamo perso con il Genoa ,giocando benissimo, pero’ altre partite dove si é vinto o pareggiato le abbiamo giocate malissimo.Se poi leggi o vedi alcune ”battute’, in rete ,é per il gusto di sfotto’.Ti dico una cosa.Quando il Milan era sugli Olimpi ,tifosi milanisti venivano al Cloude Robiallard (?) con tute e bandiere rosso-snere Perché ? sapevano che noi Juventini eravamo la a tifare Impact.Ne abbiamo ingoiato caro Marco. Adesso é il nostro turno Ti diro’ ,vedrai questa Juve sciogliersi come si sono sciolte le altre ,quella di Michel Platini compresa. É una ruota.Magari fra due -tre anni sarà il tuo Milan a dettar legge, Buona fortuna!!!.P.F.ccLeave a Comment » | Uncategorized | Permalink Pubblicato da castel48
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