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RIAVVOLGERE QUEL NASTRO

Updated: Jan 1, 2022

IL RIAVVOLGERE QUEL NASTRO”. Ne abbiamo visto e vissute tante che non potete nemmeno immaginare, ma sappiamo di certo che ci appartengono, e per sempre sono nostre! . “FRAMMENTI E SPEZZONI ” di vita che sempre anche con il passare del tempo ci convinciamo e gioiamo solo al pensiero che siano veramente accadute. LA NOSTRA MENTE ne riavvolge quel nastro e c’e’ lo consegna per dirci :” Ecco E’ tutto vostro!” ////////////////////////La mente vola al nostro paesello, e basta una fiammella che scoppietta per rivivere quei momenti felici accanto a quel focolare acceso, con i nonni seduti ai lati e raccontarci quelle storie antiche.I loro sacrifici, e magari il nonno Gaetano ,mentre fuma tranquillo il suo sigaro, e di tanto in tanto ,manda giù un sorsetto di un buon vino fatto con le sue proprie mani , si cimenta a raccontare episodi del tempo trascorso in guerra. Mancava meno di una settimana per la nostra partenza, ne approfittammo per fare le nostre ultime passeggiate mattutine. Il nostro tragitto preferito era sempre quello : andare verso la Chiusa e naturalmente verso Monte di Sckiavo per poi continuare verso la Serra e girare e prendere la strada rotabile partendo dal Bivio.Essendo presto , sentivamo penetrare nei polmoni quell’aria fresca e fine. Diversa dalla nostra. Per riposarci ci fermavamo ad un ciglio di strada respiravamo a pieni polmoni tanta di quella aria quasi da farli scoppiare .Qualche giorno dopo sarebbe stata tutta un’altra cosa. Gli occhi si spostavano ovunque, ne ammiravamo in tutta la sua bellezza quella vegetazione .I pini ,i castagni, le ginestre ancora fiorite. Non resistevamo ad assaggiare delle more di rovo selvatico che si presentavano davanti a noi ai bordi della strada sterrata. Essendo soli i nostri discorsi coinvolgevano un po’ il nostro passato, il nostro incontro. Le nostre prime parole. Il nostro primo bacio” rubato” alle spalle della cognata vigilante, ma non troppo in certi frammenti.La paura dei suoceri , :”Chi sa se la sposerà” Il rispetto verso di loro. Rassicurarli con gli occhi che tutto sarebbe andato bene. La loro figlia sarebbe diventata ”LA MIA MOGLIE” .Le lettere scritte. Quello aereo che ci portava via. La partenza per la prima volta. Il distacco dolente dai propri cari. La lunga permanenza prima di far ritorno.La grande gioia provata per averli riabbracciati .E poi ancora un’altro distacco. La venuta dei figli. Persino la nascita dei nipotini che hanno portato gioia e amore nella famiglia. Tutto ciò’ apparteneva ai nostri discorsi.Ecco La campagna è bella perché è campagna. Una strada di campagna sterrata è mille volte più bella e poetica di una pratica ma prosaica strada asfaltata. Essere li significava per noi trovare qualcosa di differente dalla città.Anche perché lontani da rumori , da occhi indiscreti certe cose si sentono e si hanno il bisogno di raccontare., perché non ci capitava spesso di raccontarci il nostro passato!Peppino Fazio. N B . le foto sono tantissime…ma abbiamo voluto con un FLASHBACK coinvolgere tanta gente a noi tanto cara che ci e’ stata vicino nei nostri soggiorni al paesello .Abbiamo dato un risalto a luoghi e posti che ci hanno visto crescere e che l’abbiamo attraversati ,la speranza e’ quella di riabbracciare tutto e tutti ben presto. Peppino Fazio. Moltissime foto, …e’ vero ,ma ci riportano indietro nel tempo dove abbiamo trascorso momenti indimenticabili con amici ,parenti cari e che abbiamo visitato posti a noi altrettanto cari!!<

luglio 4, 2021



















Ma perche’ questo “aggeggio di Facebook” ci domanda sempre “A COSA STAI PENSANDO ” ,forse sarebbe meglio aggiungerci :” A CHI STAI PENSANDO?” Svegliarsi presto la mattina ,intravedere dei raggi di sole che poi sono la colpa del nostro risveglio. Filtrano attraverso le tende, illuminando quasi tutta la stanza. Ci alziamo senza far troppo rumore per rispetto anche per chi sta ancora dormendo. Mi affaccio alla finestra e fuori gia’ la vita e’ in movimento, coloro che si debbano recare al lavoro sono gia’ in macchina ,sanno che una lunga e dura giornata li aspetta. Qualche bambino con il suo grande zaino stracolmo di libri agganciato dietro la spalle si avvia verso la scuola ,il suo passetto e’ spedito ,non vorrebbe far tardi come ogni tanto gli capita. Il mio pensiero vola a chi sta lontano ,ai miei figli ,ai cari nipotini, alle sorelle che ho rivisto in persona solo dopo la bellezza di otto mesi ….mamma mia quanti!! Penso a chi non c’e’ piu’ ,a tutti coloro che ci hanno lasciti giovanissimi ,cugini ,parenti e amiche! . Penso ai parenti lontani, oggi con meno nostalgia, perche’ la tecnologia permette di vederci su un cellulare, e la “morsa” nostalgica fine anni sessanta e inizi settanta non c’e’ piu’ EVVIVA ! Grazie Facebook ,non sei un ” aggeggio ” ,sei qualcosa che ha avvicinato il mondo .ECCO ,CARO FACEBOOK DOMANDAMI A CHE COSA STO PENSANDO OGNI GIORNO ,ti rispondero’ .:” A TUTTI COLORO CHE MI VOGLIONO BENE . Un forte abbraccio a tutti. PEPPINO FAZIO questa foto. Questa e’ recentissima -post operazione. Prima giornata di sole, prima uscita ,la vita sta riprendendo pian piano alla quasi normalita’. EVVIVA!<

luglio 4, 2021




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