Giuseppe Peppino Fazio. Fiero di essere castelsilanese, felice di essere Castelcanadese....
Caro Candido, ti sono grato per l’affettuosa accoglienza nella tua bella Castelsilano, non ultimo ma primo comune della provincia di Crotone. Per il tuo tramite un grazie anche al Signor Sindaco e al reverendo Parroco e ai tanti presenti in una serata importante, seria, amichevole, culturalmente di livello. Il mio sentimento di gratitudine è semplice e immediato a ragione delle molteplici sensibilità che ci uniscono e ravvivano la nostra amicizia ancora più fondata sull’immediatezza di questo momento, gli attimi di condivisione e di apprezzamento del libro di Giuseppe Fazio che lui stesso ha suggellato e concluso in perfetta lingua shaeksperiana, con un “ I love you Castelsilano, I love you Canada...” Quasi il racconto, la narrazione poetica e commovente di un sogno, la visione di un paese nuovo che sorge su una nuvola, l’avverarsi di quell’utopia di un mondo diverso, vero, reale dove non si attende il tempo che verrà ma si affronta la vita che esiste, il giorno che sorge e che tramonta. Così non si vede più differenza di sostanza tra Castelsilano, la comunità, la microstoria, e Montreal, la città, la metropoli, l’avvenire, il futuro...l’avverarsi di un sogno. C’era una volta Castelsilano, come per Sergio Leone C’era una volta l’America. Su questo ponte fantastico che è la sua vita, Fazio ha saputo trovar il centro di gravità permanente che non è la stoica sopportazione del destino ma la più avvincente avventura del genio italiano. Non un marchio del made in Italy ma la storia vera degli italiani che vanno lontano. E poi tornano. Fieri di essere castelsilanesi, felici di essere diventati castelcanadesi.
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