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LA NOSTRA CROCIERA CAP. SECONDO

LA NOSTRA CROCIERA cap. 2ndo Era come se ci trovassimo in un altro mondo. Restando nella cuccetta non si notava tanto ,ma bastava affacciarsi nel balcone per rendersi conto che Montreal era lontana anni luce, e ai nostri occhi si presentavano un cielo azzurro e uno sconfinato Oceano. Quel mare che alcune volte si sognava anche di notte ,ora era la' davanti ai nostri occhi, un mare calmo , piatto come un tavolo da bigliardo. Intanto la nave aveva lasciato il porto di Miami per iniziare per la gioia di tutti noi la sua rotta direzione Giamaica per la nostra prima escursione , esattamente a Ocho Rio. Era la mattina di domenica 27 febbraio . La prima notte fu relativamente tranquilla. Si era dormito come se fossimo nel nostro letto di casa nostra. Quella paura di svegliarsi con una nave in movimento a causa di un mare agitato, era solo frutto della nostra fantasia. Ciascuno tra coloro che avevano avuto la nostra stessa esperienza prima ,raccontava di " un mare agitato e una nave quasi sempre in movimento con conseguenze poco piacevoli ,come il famoso "MAL DI MARE!". Le nostre cuccette e anche quelle dei nipotini erano situate al quattordicesimo piano ,con i numeri 14202 ( la nostra ) e 14206 quella loro. Scendemmo insieme per la prima colazione non conoscendo dove andare e come, ci facemmo portare da Claudio e Cristina. Tavole self-service ci aspettavano con ogni ben di Dio. Dalle uova strapazzate al bacon , alle salsicce ,alla frutta sciroppata e una miriade di qualita' di dolci. Se il buongiorno si vede dal mattino ,quella prima mattina in crociera era esattamente "UN BEL MATTINO!". Essendo la domenica dichiarata come "giornata nel mare", con la nave che prosegiuva naturalmete la sua rotta verso la Jamaica, usammo quello spazio per "esplorare la nostra nuova citta'!" Salendo al 18.mo piano ci trovammo davanti ad una grande piscina all'aperto. Fornita anche da due grandi vasche con acqua calda che agivano da "bagno tourbillon" . Incominciammo a gustarci quei raggi di sole caraibico tanto agognato da molti. Tutto sembrava diverso, era tutto strano ai nostri occhi, quasi increduli ci guardavamo l'uno con l'altra domandandoci :" Ma e' tutto vero ? Siamo veramente qui? E il freddo e la neve di Montreal che fine hanno fatto?" Sensazioni uniche, forse mai avute prima!! Reazioni che i nostri occhi facevano fatica a rendersene conto, mentre la nostra mente gioiva, e dai nostri cuori si sprigionava un mondo di felicita' Pranzammo ,un buffet allestito al 16.mo piano era immenso. Sempre con il self-service . Dalle paste alimentari tipiche italiane, carne cotta e servita in differenti modi alle insalate stile mediterraneo, dolci, dolci e poi dolci . Caffe " americano" e non poteva mancare il nostro caro caffe' espresso . Tutto cio' si ripetera' tutti i giorni. Come primo giorno ne approfittammo per fare un giro di"perquisizione" e per conoscere meglio la "nostra nave". Dalla sala degli spettacoli, alle varie piscine, ai vari bars con le bevande piu' in voga. Facemmo anche un giretto al Casino', gioia e dolore per molti, soprattutto per le pensionate "vedove". Ci abitueremo con piacere al digestivo "MONTENEGRO" , gradito da noi adulti, purtroppo impossibile trovare a Montreal. E cosi' mentre la nave imperturbata seguiva la sua rotta verso Ocho Rios prima che si facesse notte cenammo e poi dopo assistemmo ad uno spettacolo cabaret con balletti, acrobati, ( anche Russi e Ucraini insieme!) . Un'oretta scarsa di vero divertimento . La presentatrice? Italiana anche lei ,che con un perfetto inglese introduceva lo spettacolo. Lo fara' tutte le sere. Facemmo conoscenza anche con lei : MONICA, originaria di Pompei, passa mesi e mesi nella MSC SEASHORE , occupandosi anche di altre cose, un ruolo per il beneficio della nave e dei passeggeri. Era ormai calata la notte , c'era silenzio intorno, dando uno sguardo all'esterno verso l'alto solo una timida stella appariva in cielo. Un leggero fruscio delle acque agitate dalla nave rompeva quel silenzio. Si era appena conclusa la prima giornata in una nave crociera , e soddisfatti e felici andammo a nanna, ma in altri piani c'era chi decideva di fare le ore piccole. Del resto ,era o non era una vacanza? Peppino Fazio. Continua












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