Nella Crociera che dovrebbe partire dall'Egitto e precisamente da SOKHANA PORT, è prevista una sosta in Turchia nell'antichissima città d'Istanbul .Un aereo appunto della Turkish Airlines ci sta aspettando. Stiamo salendo in quasi 350. Prediamo anche noi posto ,diamo uno sguardo intorno e ci accorgiamo che è pieno come un uovo questo modernissimo Aereo. Un'impennata, oltre al solito rombo dei motori e siamo già decollati, fra nove ore e mezza atterreremo ad Istanbul.E' il caso di dire "SIAMO IN MOLTI SUL TRENO ,PARDON SULL'AEREO".!Sono le 22,30 ora di Montreal del 22 febbraio ,ciascuno si è sistemato al proprio posto, i nipotini sono allegri e sereni. Lo sono sempre quando si parte. Abituati quasi in fasce a viaggiare , armati di auricolari , e di I Pad, sanno che il viaggio sarà lungo e si sono preoccupati di procurarsi il necessario. Dormire? Poi si vedrà....magari "volo" facendo.Ci sono anche delle coperte distribuite a ciascun passeggero, chi volesse farsi un pisolino è invitato a farlo. I pensieri sono tanti. Ci domandiamo come sarà questa seconda crociera, questa volta nell'altra parte del mondo in pieno Oriente. Paesi sconosciuti, culture , lingue e Religioni le conosciamo una parte solo per averlo appeso sui libri di scuola, il resto lo scopriremo giunti a destinazione e visitando i meravigliosi posti previsti dall'itinerario .Un uomo spinge un carrello, è giunta l'ora della cena .Ormai siamo in volo da oltre due ore , velocità oltre i 900 km orari e ad una altitudine di quasi 33mila piedi, con una temperatura di - 55 gradi al di fuori dell'aereo. . Dati che si possono leggere nel "televisore" che è fornito ciascun sedile.Domando un caffe'...ma al posto mi servono un Te, in quasi tutte le compagnie arabe il caffè è "bandito" . Non ci facciamo caso.Il rombo del motori è sempre lo stesso. L'Aereo ha presso la sua posizione "piatta" ,diritta se preferite. I nipotini , Giuseppe ed Erica hanno ceduto , arrotolati come lumache nel loro guscio ,quasi addosso alla loro mamma stanno dormendo. Magari i loro I Pad saranno rimasti anche accesi perché sorpresi dal sonno. Cristina ci da uno sguardo, Lina ed io contraccambiamo e con il gli occhi confermiamo che tutto sta procedendo bene.Un forte botto del carrello dell'aereo ci fa aprire gli occhi. Evidentemente ci eravamo fatti sorprendere anche noi da un leggero sonno. Adesso l'aereo appoggiatosi completamente a terra sulla pista si avvia ad una lunga corsa per diminuire la sua velocità. Dal finestrino si possono osservare altri aerei pronti a decollare, oppure in sosta. I passeggeri dei primi posti si stanno già preparando per uscire. Lo si fa gradualmente, senza ammassarsi, anche perché lo spazio è limitassimo.Usciamo anche noi ciascuno ha l'incarico di afferrare un bagaglio, nipotini compresi, oltre ai loro inseparabili zainetti ,sono responsabili della loro valigetta. Lo fanno ,lo sanno già , viaggiando spesso certe abitudini vengono automaticamente.Passiamo i dovuti controlli lunghi e obbligatori. "BENVENUTI AD ISTANBUL ,TURCHIA" ci dicono. .Qui ci aspetta una temperatura freddolina sui dieci gradi, siamo costretti ad indossare un giubbotto pesante. E' mattina presto, ma è già giorno. Sta iniziando la nostra vacanza.Fine prima parte,Peppino Fazio
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