IL NOSTRO VIAGGIO IN ORIENTE ( CROCIERA) Parte nona.
Dopo aver visitato Petra scrivemmo che quel meraviglioso posto ci aveva lasciti un po' tristi . Che dire adesso del Deserto del Wadi Rum? Torniamo alla nave mesti ,ma felici per aver riempito come un uovo quella nostra giornata di conoscenza e di una indimenticabile e incalcolabile esperienza!
E' il caso di dire:" Due giorni di nave!! "si stanno aspettando. Un po' di riposo ci vuole. Dopo tante cavalcate, tanto cammino a Petra e nel deserto. Con questo sole come si fa a starsene nella cuccetta? Le piscine abbondano, anche se molto affollate troviamo dei bei posti. La nave è tutta nostra adesso! I nipotini hanno scoperto dei giuochi che li fa spassare, mentre sia a colazione che a pranzo noi ci raccontiamo le nostre cose. Progetti futuri ,:" Sempre salute permettendo" Aggiungiamo noi.
La sera solita cena nel nostro angolino riservato ormai da tempo. Anzi qualcosa ci ha lasciati molto felici ed ha arricchito la nostra esperienza. Cristina aveva fatto bene di riservare una visita al ponte di comando della nave con la sua cabina di pilotaggio.
Scendiamo in venti persone e ufficiali di bordo ci spiegano un po' come viene trattata e gestita durante una crociera appunto. Personale italiano, comandante anche . Essendo italiana ,la "SPLENDIDA" della M.S.C.
Si trova sempre a prua, sporge a tribordo ,ed è dotata di balconate per una più ampia visuale per effettuare tutte le necessarie manovre con la massima sicurezza. Parlano due ufficiale e anche il Capitano , un leccese quasi della nostra età . Sono dei libri aperti su quanto riguarda la navigazione.
Due giorni e due notti in Arabia Saudita .Approdiamo a JEDDAH. Sostiamo la. Forse per rifornimento ,anche per far imbarcare altri passeggeri. Noi continuiamo la nostra "Crociera" Di sera la solita cena, ma senza bevande alcoliche. In territorio Arabo sono proibite . Pazienza. Ma i nipotini ci fanno partecipare ad uno folle gioco. A noi sconosciuto . All XT Theater. Seduti e allacciati ad una sedia con uno schermo a sei dimensioni ,quasi a toccare le figure animate ,le automobili ,gli aerei, la gente ,ci danno sei minuti di brividi almeno per noi adulti, ma una pazza gioia a Giuseppe e ad Erica! Altre indimenticabile esperienza.
La mattina dopo ci autorizzano di uscire dalla nave e di visitare la Città di JEDDAH. Incominciamo dalla parte più vecchia. A piedi percorriamo un bel tragitto. Ed eccoci davanti ad una zona commerciale. Negozi ovunque. Proprietari che ci guardano come per invitarci ad entrare. Ci guardano anche perché anche per il caldo abbiamo preferito tenerci l'abbigliamento arabo. Piu' leggero e fresco. E' come vedere uno di loro camminare nelle nostre città, Montreal compresa, con vestito , giacca e cravatta..
Stranezze? No Magari gusti e maniere diverse. Incominciamo a filmare. Anche qui ci attrae tutto. La maniera come è esposta la merce sui marciapiedi. Donne e uomini vestiti nei loro costumi "tipicamente arabi". Ci fermiamo ad un centro d'acquisti , e che acquisti per i nipotini. Due paia di rainy shoes di classe. Un regalo da parte dei nonni!! .Mangiamo ad un fast-food. Per fortuna ci forniscono un po' d'internet.
Una guida ci porta in giro per la città di Jeddah ,costeggiamo il Mar Rosso. Bellissimi grattacieli rubano i nostri sguardi. Sfioriamo, ma senza fermarci il circuito cittadino di formula una che si e' appena svolto domenica scorsa. Ad un semaforo rosso un ragazzino sta vendendo qualcosa, ha la maglia della Juventus ,un brivido ci scorre nelle spalle, stiamo per ordinare alla guida di fermare la sua auto. Vorremmo abbracciare quel coraggioso ragazzino che in mezzo a tutto quel traffico ha il cuore e il coraggio di vendere i suoi prodotti. Ci rammarichiamo per non averlo potuto fare. Ma abbiamo fatto in tempo a fargli una foto. Rimarrà nei nostri ricordi come uno obelisco di Petra! Fina nona parte. Continua.
Peppino Fazio
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