IL NOSTRO VIAGGIO 2023 Cap. ottavo
Era la terza volta che nel 6 agosto festeggiavamo il compleanno della cara Nipotina Erica. Era successo nel 2013- 2018 e adesso nel 2023. È stata una breve festa . Solo tra noi , per farla contenta e per rispettare la data di ricorrenza del sei agosto. .Sua mamma gliene aveva promessa una grande a Montreal con tutti i cuginetti e tutti gli altri parenti. Così fu. Il caro amico FRANCESCO CANDIDO, non manca mai di lasciare CA FRANCE, sua secondo Paese per scendere in Calabria per respirare quell'aria fine e tipica castelsilanese, vedere molti parenti,amici....ma soprattutto riabbracciare il suo caro Papa', il caro Vincenzo. Anziano, ma sempre lucidissimo e molto attivo. Del signor Vincenzo ne abbiamo nei capitoli précédente della serata dedicatagli e l'inagurazione del suo bellissimo Murales in Via DEI PANARI.
Francesco Candido meriterebbe solo per lui almeno tre capitoli..Lui è intelligente e ci capisce. Artista, pittore,scultore....chiamiamolo come vogliamo...ma un puro talento. Fu lui che anni orsono "impopolo" il paesello con i suoi primi Murales. Si è servito di case e di proprietari consententi per lasciare l'mpronta del suo talento dipingendo scene a noi molto care. Come l'uccisione del maiale, la mietitura, la vendemmia e tanti altri . Ciascun Murales è situato in diverse località del paesello. Ne ha restaurato uno, ALLA SIALACA E RU PALAZZU. Quello al muro della casa del caro Giovanni Belotti. Raffigurante IL BALLO.
Francesco e la sua cara moglie oltre 15 anni fa ci fecero visita Montreal .Occasione volle che ricorreva il nostro compleanno e trascorremmo una liete e gioiosa serata in un ristorante. Oltre alla nostra famiglia immediate era presente anche la nostra povera mamma Al paesello invece passammo molto tempo insieme. Come la serata della "CAPRA" alla GRARIA . Quella sera un regista francese di origini Sangiovannesi fece proiettare il suo documentario sull'emigrazione anni 50 di molti suoi compaesani. Fu triste e doloroso. Noi che abbiamo vissuto sulla nostra pelle quella maledetta emigrazione...sia nostra che quella di Lina , ci ha toccati moltissimo. Dopo la proiezione con Francesco ,seduti allo stesso tavolo ci siamo sbizzarriti a parlare in francese, anche per non perdere l'abitudine . Trascorremmo ore indimenticabili.
C`e' stato anche tempo per andare al mare. Claudio nostro figlio penso ' bene di affidarsi una macchina. Molto comoda per sei persone. Ci porto' diverse volte . È inutile dire che ci divertimmo tutte le volte.
Nel frattempo Lina si preparava a fare la donazione della casa di Via Garibaldi a Claudio ..Con Cristina , sempre attiva furono molto occupati per preparare il passaggio. La casa adesso appartiene a loro. Saranno loro che in un prossimo futuro la metteranno apposto .. secondi i loro gusti. NU PENSIERU E MENU PE NNUE! AUGURI ..godetevela per cent'anni.
Il mare era già stata una meta accompiuta ....e la SILA? E Cosi venne anche il giorno per andarci.L'avvocato, nonché ex professore , il sindaco anni fine sessanta di Castelsilano, insieme alla sua cara moglie Maria ci vollero una mezza giornata tutto per c loro. Franco Fabiano e sua moglie Caterina Cortese si trovavano già a Castelsilano.Invitarono anche loro, essendo cugini con la CORTESE .E cosi ne approfittarono per invitarci ad entrambi le coppie in un ristorante di San Giovanni in Fiore. . Per mezzogiorno Franco e Caterina vennero a prenderci e ci trovammo con i conuigi Cortese sul posto . Trascorremmo due ore insieme, consumando un ottimo pranzo innaffiato con un ottimo vino rosso di Ciro' Marina. Il cugino Gaetano ci trattenne con dei racconti e storielle di altri tempi .
La giornata prometteva. Un bel era della partita. Sembrava che splendesse solo per noi.Dopo il laoto pranzo Gaetano è Maria decisero di far ritorno a casa, Il FRANCO 'ALBERTINO" DI CALGARY invece volle continuare diretti in Sila..
Strada facendo si sentiva già l'aria tipica silana. Salendo le due amiche Lina e Caterina sedute di dietro chiacchieravano tra di loro , mentre con Franco , sebbene fosse più attento a guidare scambiavamo anche due parole. Ci fermammo ad una fontana.Non c'era tanta gente, mentre un leoncino carico di frutta e formaggi vari era postato la in attesa di qualche compratore. Bevemmo quella fresca acqua di sorgente come non facemmo da cinque anni. Insaziabili e bevemmo a volontà. . Sensazioni e pensieri lontani stavano trapassando la nostra mente. Per chi come noi che aspetta momenti come questi per levarsi soddisfazioni antiche, quando succede, questi momenti non hanno prezzo.! Ci fu anche il tempo per comprare qualcosa a Camigliatello. Un bel gelato è un ottimo espresso non poteva mancare. Tornammo a casa carichi.Rinfrescati e con sensazioni uniche, rare come quelle che si sentono e si assaporono ogni quattro, cinque anni. La cugina Caterina poi ci volle regalare la raccolta in un libricino delle poesie che la sua povera mamma, zia Adelina aveva scritto sapientemente durante gli anni.Compreso l'inno alla Madonna della Campagna.
Ma quante cose vorremmo che accadessero quando si ritorna al paesello!. Alcune sono accadute ....altre purtroppo no. Circostanze che non hanno trovato "SPAZIO" durante il nostro soggiorno chi sa per quali motivi . Sarà per la prossima volta? Chi lo saprà mai!! Peppino fazio.
Continua
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