Oltre allo stracarico di passeggeri , quei treni anni 50 che salivano a nord provenienti da Reggio Calabria ,passando da Roccella Ionica, erano quasi sempre in ritardo.
Il mio primi anni 60 partendo da Crotone era gia' stracolmo. Il SUD intero si spostava . Dalla Sicilia e dalla Calabria intere famiglie con qualche indumento e tanti sogni racchiusi in quelle valige di cartone legate con il nostalgico spago ,andavano alla ricerca della terra promessa .Una città, una casa ( forse anche un sotto scala!) che li avrebbe ospitati!
Mentre per me quasi tredicenne ( ero ripetente!) si stavano aprendo le porte del Seminario .Confuso in quella gente vestita di neno, uomini e donne, sorpreso di vedere mamme allattare neonati in quelle cucette di seconda classe riempite fino al sofitto, ero testimone di quelle storiche "Evasioni".Se per me si stessero aprendo le porte di un futuro con istruzione , per quella moltitudine si sarebbero aperte le porte per un futuro migliore. Un avvenire per bambini dai calzoni sulle ginocchia e da quei visi spaventati semicoperti da grandi cappelli .Silenziosi, con il rumore assordante del martello che instancabilmente batteva di continuo sulle ferraie, era Impossibile dormire .
I miei occhi erano sempre rivolti su quel neonato, appena finito di divorare
la mammella della madre, si era addormentato non curante del frastuono delle rotaie.
Chi sa cosa avrebbe sognato quel bambino...ammesso che lo facesse.Forse si sarebbe visto nelle vie di Milano, Torino, magari Bologna con a fianco una ragazza,magari originaria del sud come lui!! Ed io??
Al mio futuro non ci pensavo.Sapevo di entrare in un Seminario per studiare, da li a immaginare che sarei potuto diventare Prete , non ne avevo una minima idea .
Quel viaggio in treno l' avrei intrapreso sei anni dopo ancora , per emigrare, come quella moltitudine che occupava quei treni.Erano i TRENI DEL SUD!!!
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