I miei cari suoceri. Maria Isabella Marasco e Francesco Martino in localita' Mericello.
Un pezzo di terra che il suocero con mille sacrifici si prese a rate da un governo "LADRO" .Ne pago' mese per mese la sua onesta "retta" .
Da un mezzo bosco insieme al caro parente Giovanni Arcuri ,ne trasformarono una terra fertile composta da un discreto vigneto ,ma soprattutto da un oliveto. Sebbene una buona parte fosse in pendenze quasi proibite, ne curarono ogni pianta a forza di braccia.
Quando sembrava che tutto stesse funzionando ,e che i loro sforzi e sacrifici stavano dando il loro frutti ,amichevolmente si separarono e ciascuno ebbe la propria 'LINZA" .
Ci costruirono altre casellucce , un pollaio ,purtroppo meta di maledetti ladri cacciatori .
Quella terra e' ancora la. Ereditata da Gianni Arcuri e dal cognato Antonio Guzzo di San Giovanni In Fiore sposo della cognata Maria Martino.
Queste terre forse oggi un po' abbandonate ,un giorno in passato furono risorse e mantenimento per moltissime famiglie del nostro caro paesello. Il sudore di questa gente ha lasciato il segno.
Esserci ritornato dopo la morte dei cari suoceri, una forte tristezza ci ha assaliti. Ogni pietra rimossa, ogni piantina piantata, persino qualche arancio e limone ,che ha causa della siccita' non videro mai luce, e non portarono alcun frutto, in quelle piantine ci vedavamo il duro lavoro e i sudori dei suoceri.
Meriterebbero tutti ricordati e apprezzati. Tutti coloro che amorevolmentesi servivano di localita' svariate ,come ; PASTORE, A CINTUNERA, MISUDERA, CALAMINDEA , U JARDINU, A GRARIA, A SERRA, MANTE SCIAVU ecc.ecc. A tutta questa gente va il nostro ringraziamento .
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