Guardate queste foto di cartoline che rappresentano il Presepe. La nascita di Gesu' Bambino in una Grotta a Betlemme. Il Bambinello giace in una mangiatoia nella paglia sotto lo sguardo attento della Madonna e di San Giuseppe.In questi giorni se ne vedono tantissime ,ciascuna con lo stesso intento; mostrare al mondo questo straordinario evento, Gesu' che scende tra gli uomini e nasce nella poverta'.
Ma alcune di queste hanno delle particolarita' almeno per noi, le compravamo al paesello l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanza natalizie. Ciascun di noi alla propria maniera con quelle penne con il pennino che bisognava immergerlo nel calamaio scriveva qualcosa augurando ai propri genitori tanta salute ,amore ,pace per il Santo Natale, e naturalmente non mancavano le promesse del lupo che saremmo diventati piu' buoni!.
In molti e senza volerlo quelle care e speciali cartoline non solo venivano firmate ,ma ammacchiate con quello stesso inchiostro che ci serviva per scrivere.Una cosa normalissima per la nostra eta'. Piccoli e di appena di otto -nove anni.Mentre la nostra cara Maestrina Romano di Salerno divertita ,ma anche compiaciuta di vederci tutti intenti nel completare le nostre "OPERE" , ci raccomandava di fare attenzione.
Ma che fine avrebbero fatto quelle letterine? Era un segreto. Nessuno veniva a conoscenza cosa ne avremmo fatto in quella Vigilia del Santo Natale , almeno fino all'ora fatidica. Nemmeno le sorelle lo avrebbero saputo. Di sicuro anche loro avrebbero fatto la stessa cosa..
Aspettando il momento giusto e di nascosto quella letterina e per quanto mi riguardasse ben chiusa in una busta la infilai la sera della Vigilia sotto il piatto della mamma! Avviata la cena ,trepidante e con un occhio osservavo il momento in cui spostasse il suo piatto e si fosse accorta della letterina. Evviva... ecco la sorpresa! . In silenzio finse di sorprendersi ,ne apri' con cura la busta e ne lesse ad alta voce il contenuto. La sua prima reazione fu un accenno ad debole sorriso, poi commossa mi ringrazio', ma la vidi portare il suo fazzoletto bianco agli occhi e asciugarsi qualche lacrima. Anche quell'anno la maledetta emigrazione ci teneva lontano il babbo in un freddissimo Canada. La gioia di quella letterina tutta macchiata, scritta con cuore fu immensa per lei , ma allo stesso tempo si senti' triste di non vedere ancora una volta tutta la famiglia unita. Il nostro pensiero' si uni' al suo. VOLAVA AL CARO PAPA'Peppino Fazio.
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