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AL CARO MASTRO LUIGI FABIANO

Non mi era mai capitato di parlare di singole persone ,in particolare di "gente del mio caro paesello" , a parte qualche diretto riferimento per motivi di vicinanza, di pura amicizia e in anche perché quel "tale" di nome Peppino ,Luigi, Giovanni , Francesco mi aveva visto crescere con i miei difetti, i e miei capricci .

Gente che conosceva i miei caratteri, la mia irruenza,il mio poco attaccamento alla scuola.

Di estate sempre per le campagne a caccia di nidi uccelli,

Mentre d' inverno sfidavo il freddo intenso pur di andare a piazzare le famose "tagliole" nei vari letamai dove si crescevano i maiali. Zone come "Gli Orticella " oppure difronte all'Edificio Scolastico , dove adesso al posto di quei porcili di una volta, sorge un florescente rione,

Da oggi in poi parlerò di alcuni di loro, di quelli che maggiormente hanno avuto una certa influenza nei miei confronti. Di quelli che anche in mancanza di mio padre perché sempre emigrato in Canada ,hanno direttamente e indirettamente avuto un ruolo primordiale nella mia irrequieta fanciullezza.

Quindi la mia prima scelta non può che cadere su Luigi Fabiano Il più importante,vicino di casa e molto amico della mia famiglia.

Di mestiere calzolaio .Nei primi anni cinquanta il paesello ne contava diversi. Da Marru Teodoro a Carminantoni, Da "Ddorru" ,Ammirati Peppino, e da Scalise ,padre di Salvatore e Peppino, magari da altri che non ricordo i loro nomi.

Figlio unico di Rosario Fabiano (emigrato in Sud America) e di Rosina, sposo' Antonietta Brisinda figlia di Pietro. Ebbero tre figli figli il primo mori' di pochissimi mesi ( ci ritornero'! ) ,mentre Rosalba venne al mondo il 29 Novembre del 59 , Sarino ,quel maschietto che desiderava di avere sempre il 3 ottobre del 62.

Dopo aversi ripreso il locale con entrata dalla Via Nova dalla Democrazia Cristiana, ci sistemo' la sua brava "bottega" ,ben attrezzata con tutto il suo necessario. Un localetto stretto e profondo ma ben accogliente dove tanti amici nostri compaesani si alternavano per far compagnia a Mastro Luigi e per scambiare qualche chiacchiera.

Cosa c'entrava la DC? .Appena si diffusero i televisori della Rai nel paese,il suddetto partito penso' bene di riunire i suoi membri (e non ) offrendo loro la TV gratis. con quella fame che c'era tutte le sere c'era il pienone.

Immaginatevi in mezzo a trenta ,quaranta uomini...quasi tutti fumatori ,con pochissimi posti a sedere ,é quanto succedeva a me.

Mastro Fabiano mi aveva insegnato come operare i bottoni della TV. Da quello che rendeva il quadro più chiaro oppure più scuro, dal volume , ma maggiormente quello che permetteva di fermare quelle continue noiose righe che impedivano di vedere bene il programma.

Mi aveva addestrato molto bene due anno prima quando la DC aveva affittato il locale di soli pochi metri distante appartenente al compianto Professore Dino De Vuono . Da li per motivi a me sconosciuti la DC si sposto' nel locale di Mastro Fabiano.

Ma come mi trovai "operatore " con il nostro caro Mastro?.

fu un'idea della mia cara mamma. Un giorno le senti dire a Mastro Luigi con ancorate parole ,quasi come una preghiera quanto segue

.

:" Marru Luvi ,mu fa stare ritiratu sti figlui e ru miu,tu vo pigliare come riscipulu, vira ca cullu patre nstra Merica ..un ne puazzu ciù!!"

A questo punto mi devo fermare, gli occhi mi si riempiano di lacrime.

Una mamma "disperata" perché impotente di frenare il proprio figlio chiede aiuto. Mastro Luigi accolse la preghiera di una mamma e cosi' diventai "Riscipulu" e Fabienu".

Ad ogni paio di scarpe che riparava ne facevo la consegna e mi dava l'opportunità di ottenere delle piccole mance. Ricordate quei tacchetti a spillo? Le maestrine di allora ne consunavano un paio al mese,camminare "ntra chille cuticce" non era facile.

Dopo un anno mi fece felice come non mai. Mi aveva costruito un piccolo salvadanaio di legno, grande quasi una scatola di scarpe. E ogni qualvolta che ottenevo delle mance le infilavo la dentro.

Un giorno per la mia gioia decise di romperlo . Il mio piccolo cuore di bambino batteva sempre più forte ,impaziente aspettavo che gli desse la buona "mmartellata" finale per conoscerne il contenuto.

"Mamma mia quanti soldi!!" Alcune 5 e 10 lire volarono lontane. Furono le prime che diventarono mie. Il resto era rimasto nel scatola confuse nei frammenti di legno della scatola fatto quasi a pezzi.

Mi conto' i soldi,si fermo a 355 Lire!!

Ero il bambino più felice del mondo. Ma veramente tutti quei soldi era miei?

Mi guardava con gli occhi di "un padre" felice. Era felice e contento per la mia felicità!

Forse stava pensando al suo primo figlioletto, credo che fossimo nel 57- gli moriva a pochissimi mesi. Lo rivedo ancora steso su quel letto a fianco a Sarino (Primo) ,fino a quando con una mano tra i denti e con lo sguardo rivolto in alto lo vidi imprecare, e con un forte grido terrorizzo' i presenti me compreso. Sarino era spirato ,gli Angeli lo avevano appena preso per portarlo in Paradiso

La vita merita sempre di continuare , e cosi' il 29 Novembre del 59 nasce Rosalba, mentre Sarino (secondo) nascerà il 3 ottobre del 62.

Mastro Fabiano era un poeta. Scriveva poesie e soprattutto le famose "FRASSIE" maggiormente riferite a dei nostri compaesani.

Satirico e divertente.

Non ricordo bene ,ma alcune venivano lette dai balconi. In quel mondo dove non esisteva tecnologia alcuna certe cose erano come un passatempo e ben accettate.

Aveva una località alla Serra, nel comune di San Giovanni in Fiore. Mi ci portava in bicicletta. Tonava sempre con qualcosa. Sapeva che nei buchi della casetta annidavano i ghiri. Aveva una tattica infallibile per afferrarne alcuni.

Mi faceva infilare un lungo bastone nei buchi , e le bestioline spaventate cercavano rifugio all'esterno, impaurite uscivano dal buco e si arrampicavano il muro muro, mentre lui provvisto di una grande ramo rivestito di foglie ne faceva una strage.

Le bestioline cadevano per terra stordite, le afferrava indossando dei guanti e le infilava in un sacco molto resistente . La cena era pronta!!

Mastro Fabiano morirà il 18 Aprile del 2011 . Appresi la triste notizia e ne rimasi molto addolorato. Un pezzo della mia vita , della mia prima infanzia ci aveva appena detto Addio! Ebbi un forte rammarico ,quello di non poter esser presente ai suoi funerali per dargli il mio ultimo addio Luigi Fabiano rimarrà sempre nel mio cuore.Mia mamma lo ringraziava sempre per avermi preso come "Riscipulu" . Sembravano storielle di niente quelle che mi raccontava, ma erano piene di grandi insegnamenti.

Rimasi con lui fino all'ottobre del 61 ,quando come tutti sapete entrai nella San Paolo di Roma per i miei quattro anni di Seminarista.


Un pezzo della mia vita , della mia prima infanzia ci aveva appena detto Addio! Mentre Antonietta , sua moglie morirà nellAgosto del 2013 .In quell'estate mi trovai al paesello e diedi almeno a lei il mio ultimo saluto, quello di non aver potuto dare a lui! .

Peppino Fazio








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