Quella mattina di quell'11 luglio 1982,mi svegliai piu' presto del solito. Quel caldo tipico dello stesso mese afoso e umido aveva gia' invaso la citta' di Montreal fin dalle prime luci del mattino. A quei tempi l'aria condizionata era ancora un miraggio. La bandiera tricolore era gia' pronta nel mio salotto, pendeva ,ma non sventolava ancora per mancanza di vento.
Una maglietta tricolore era la su quel divano, quasi volesse invitarmi ad indossarla. Feci colazione con il pensiero di recarmi nella Piccola Italia per "fiutare" il clima che la circondasse. Alle nove in punto stavo gia' la. Tutti i bars erano gia' aperti, Via San Lorenzo era stata tappezzata da bandiere tricolori ovunque. Un terrazza era stata riempita di sedie per ospitare i VIP della Metropoli. Quelle poche ore sembrava non volessero trascorrere mai. Le due del pomeriggio erano ancora lontane, ma la febbre cresceva minuto per minuto. A passo d'uomo volli attraversare quella storica strada. Prima di partire ebbi un idea. Presi una radio con una cassetta quattro piste sulla quale c'era gia' stato inciso l'Inno Nazionale Italiano e a tutto volume feci ascoltare a molti nostri connazionali e amici l'INNO. Nessuno fiatava ,sorpresi da tanto amore patriottico, ciascuno ebbe la propria dose di EMOZIONE , immaginate la mia!!.Un buon augurio per quello che sarebbe successo qualche ora dopo. Un pranzo veloce, veloce e poi a sintonizzarci sul canale 6 della CBC Canadese. la prima inquadratura fu lo stadio Bernabeu di Madrid. L'emozioni gia' salivano alle stelle. Un commentatore inglese ci preparava che sarebbe stata una partita elettrizzante ,sentita soprattutto da tutti gli italiani un po' sparsi in tutto al mondo!. All'esecuzione dell'INNO di Mameli ,mi alzai in piedi, mentre mia moglie teneva a bada il primo genito Francesco di appena due anni. Fischio d'inizio. Brividi .Poi il rigore sbagliato da Cabrini, l'uno a zero di Pablito. L'urlo di Tardelli, il tre a zero di Altobelli. Mi riversai in strada, baciai quella bandiera "SENZA VENTO" prima ,poi piazzata ben legata allo specchietto della mia automobile.
Adesso si che sventolava! Adesso si che il vento "italico" ne sventolava e accarezzava i suoi colori. Adesso si che si poteva gridare :"ITALIA ..ITALIA!!!" La mia vicinanza mi permise di entrare a piedi in quella strada; la SAN LORENZO tanto cara a noi italiani ormai riempita come un uovo da migliaia di nostri connazionale e anche qualche simpatizzante estero.Una registrazione ripeteva ininterrottamente il nostro Inno, claxson che suonavano a ripetizione, grida di gioia, bandiere azzurre e tricolori sventolavano nelle macchine , persino un camion dei pompieri di sicuro guidato da un italiano faceva quel rumore assordante, come se ci fosse un fuoco nei paraggi. Il FUOCO C'ERA ,MA ERA QUELLO AZZURRO!! .
La Piccola Italia era strapiena. La polizia vigilava attenta , pronta se qualora sarebbero scoppiati dei tafferugli. Nessun incidente fii riportato quel lungo e interminabile pomeriggio. Nemmeno una bottiglia di birra fu lasciata cadere per terra. La polizia ad un certo punto festeggiava con NOI!!
Quindici mila, ma che dico forese trenta mila persone di ogni eta' erano la per manifestare la loro gioia. Dopo la bellezza di 44 anni l'Italia, massacrata ,derisa, (COREA! ) in altri mondiali era riuscita a battere una fortissima Germania del West.
I canali televisivi anglofani e francofani dedicarono a quella lunga notte ore e ore di trasmissioni ,facendo rivedere le tre reti dell'Italia mille volte.Ma cosa piu' bella ed emozionante la ebbi quando a fine serata ,tutto esausto, senza un filo di voce, saturo di gioia, occhi grandi e arrossati dalle lacrime, sentii un telecronista in lingua francese nel terminare il suo programma che s'indirizzava alla nostra comunita' italiana di Montreal cosi IN ITALIANO!!;" A TUTTI GLI ITALIANI DEL QUEBEC BUONA SERA!! "Mi emozionai tantissimo che buttai giu' quelle quattro lacrime rimaste . L'orgoglio, la soddisfazione per me e per tutti i miei connazionali in quel momento non aveva prezzo!
Maltratti ,giudicati male, quella comunita' appartenente solamente a "PIZZA ,E MANDOLINO " quella Comunita' veniva saluta nella sua propria lingua. Queste sono gioie che resteranno attaccate alla pelle per sempre.!VIVA L'ITALIA!!!!peppino fazio.
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